
E’ finita con
l’Avezzano che festeggia in campo il netto successo con il Chieti. Un 2-0 che
non ammette repliche e che consente alla squadra biancoverde di tornare a
conquistare i tre punti dopo oltre un mese. Bella cornice di pubblico oggi,
sole che torna a splendere in città dopo qualche giorno di noiosissima nebbia e
terreno di gioco che sembra leggermente migliore rispetto all’ultima gara
interna con la Sambenedettese. Lucarelli deve rinunciare, oltre agli
squalificati Menna e Felli, anche a Pollino che non recupera dall’infiammazione
al tendine e finisce in tribuna. Fiducia allora, al centro dell’attacco, a quel
gigante di Lorenzo Di Curzio (classe 1996), mentre sulle fasce imperversano i
due folletti Puglia e De Sanctis. In panchina finisce gente come Iommetti,
Moro, Di Genova e Bittaye che in altre squadre giocherebbero tranquillamente da
titolari. E’ anche questa la forza dell’Avezzano quest’anno, quella di avere
validi sostituti in ogni reparto che giocano senza problemi come fossero dei
veterani. Oggi l’eroe della giornata è stato Di Curzio, arrivato da poco in
questa squadra ed in grado, da subito, di integrarsi alla perfezione negli
schemi di mister Lucarelli. I suoi due gol hanno letteralmente steso le
velleità di un Chieti allo sbando completo sia come idee che come prestazione.

A proposito della formazione ospite, gli ultimi rumors dicono che la panchina
di Ronci è a forte rischio e che il patron Pomponi deciderà a breve se
confermargli la fiducia o meno. Nessuno della formazione ospite vuole parlare
al termine della gara e tutti si trincerano dietro un tristissimo silenzio
stampa. Le due tifoserie si beccano durante i 90’ e questo rende ancora più piccante
un derby che mancava in città da ben 19 anni. Quattro ammoniti, due per parte,
in una partita diretta bene dal Sig. Cattaneo di Civitavecchia e sicuramente
non cattiva. Qualche screzio c’è stato solo alla fine quando le due squadre
stavano rientrando negli spogliatoi e qualcuno, in casa Chieti, ha detto
qualche parola di troppo. Nulla di più. Giornata tranquilla anche per il
servizio d’ordine che ha svolto l’ordinaria amministrazione durante l’arco
della partita. La cronaca è povera di spunti interessanti nel primo quarto
d’ora. Il gol del vantaggio biancoverde arriva al 19’: Di Curzio è caparbio a
difendere il pallone ed una volta entrato in area batte l’estremo Romaniello
con un gran tiro di destro. Esplode di gioia lo stadio dei Marsi, mentre i
circa i cento tifosi teatini, che hanno seguito la loro squadra in terra
marsicana, iniziano a rivedere le streghe. Verso la mezz’ora ci prova Riccucci
a violare la porta di D’Avino ma De Sanctis salva sulla linea di porta. Finisce
il primo tempo con i padroni di casa in vantaggio. Nella ripresa l’Avezzano
batte il primo angolo solo al 58’ (alla fine saranno cinque per parte) e sugli
sviluppi c’è una conclusione di De Sanctis che viene deviata con una mano da un
difensore. L’arbitro è lì vicino ma non concede il rigore. Inizia poi il valzer
delle sostituzioni e Lucarelli manda in campo Bittaye e Di Genova al posto di Puglia
e De Sanctis. Tre colored adesso in campo nell’Avezzano (Ndiaye, Allepo e
Bittaye) che sfiora il gol al 71’ con Bisegna il cui tiro viene deviato in
angolo. Passano pochi minuti e i biancoverdi raddoppiano al 79’. Punizione di
Bisegna, uscita a vuoto di Romaniello e Di Curzio, ben appostato, segna la sua
doppietta giornaliera. I padroni di casa potrebbero triplicare in pieno
recupero ma la conclusione ravvicinata di Ndiaye viene, ancora una volta,
deviata in angolo. Sarebbe stato troppo, per oggi può bastare così.
In
classifica l’Avezzano scavalca proprio il Chieti e sale a quota 27. E mercoledì
prossimo si tornerà in campo nel recupero di Agnone. I tifosi vogliono vedere
un’altra prova cinica, Tabacco e compagni hanno l’obbligo di accontentarli.
(Pino Razzano)