SENZA GIOCO E SENZA IDEE

Memoria cancellata. Il bel gioco d'inizio stagione, fatto di destrezza e velocità, passato nel dimenticatoio. Oltretutto, da un mese a questa parte, la squadra sembra aver smarrito del tutto quei meccanismi di formazione di alto rango, notati per tre quarti di campionato. Anche contro il Capistrello (1 a 1 il finale, con reti di Bisegna e Di Gaetano), si è vista una compagine spenta e senza idee. Il gioco ha latitato, e a nulla sono valse le iniziative dei singoli. Voto 5 a tutto il collettivo e anche alla guida tecnica, con sottotono soprattutto i giocatori da cui ci si aspettava volontà, grinta e attaccamento alla maglia. Non facciamo i nomi dei singoli, ma cominciano a vedersi in campo giocatori che camminano, forse perché lontani da una idea di professionismo nella gestione delle proprie risorse individuali. 
Il presidente Paris non si riconosce più in questo gruppo che non lotta e non fa vedere neanche un minimo fraseggio di quel gioco spumeggiante notato dal pubblico e dagli addetti ai lavori sino al mese di novembre scorso. Continuando di questo passo, il massimo dirigente non si aspetta più nulla di buono in vista dei play off regionali. Considerati in effetti i risultati di questa trentesima giornata, la Torrese è tornata a meno otto (battendo per 3 a 3 il Cupello) e pertanto ha riaperto la possibilità di disputare i play off regionali, pericolo numero uno del club di via Ferrara. Infatti, in caso di sconfitta nella finale, l'Avezzano Calcio verrebbe tagliato fuori da ogni minima possibilità di presentare domanda di ripescaggio alla serie D. In tal caso, la società apporterebbe modifiche sostanziali e di prospettiva all'organico e allo staff tecnico.